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Psicoterapia e sostegno psicologico online

A seguito del rapido avanzamento delle nuove tecnologie, di un loro uso sempre più disinvolto da parte di tutta la popolazione e anche a seguito dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, il sostegno e la psicoterapia online si sono andati velocemente trasformando, da prospettiva futura a realtà quotidiana.

Una seduta on line persegue le stesse finalità ed assume la stessa valenza (in termini fiscali, normativi e deontologici) di una seduta dal vivo ma viene svolta da computer, tablet o smartphon mediante i più comuni programmi per la videochiamata (Skype, Whatsapp, Messenger, Hangouts, Zoom.us ecc).

Per iniziare il rapporto professionale sarà sufficiente, durante un primo contatto telefonico o tramite email, stabilire giorno e orario della seduta così come il programma di comunicazione da utilizzare.

 

E’ tutt’ora molto attivo, all’interno della comunità scientifica, il dibattito in merito a questa nuova frontiera delle professioni di aiuto.

Indubbiamente ritengo che un rapporto professionale on line offra una serie di benefici rispetto alla più tradizionale modalità vis a vis:

  • permette di risparmiare il tempo dello spostamento, dato che le distanze fisiche vengono annullate;
  • può ridurre il disagio e l’imbarazzo del richiedente aiuto;
  • può facilitare l’accesso di molti adolescenti, del tutto abituati all’uso delle nuove tecnologie e più disinvolti con la comunicazione digitale;
  • risulta accessibile a coloro che sono impossibilitati a raggiungere fisicamente uno studio: persone con mobilità limitata, caregivers di persone allettate, persone prive di patente, abitanti di centri abitati distanti, isolati o in cui non è presente uno psicologo qualificato;

 

Nonostante questi vantaggi, tuttavia, mi preme sollevare numerose criticità rispetto all’adozione di questa modalità di auto:

  • è necessario essere abili nell’utilizzo del computer e avere una buona connessione ad internet;
  • i vari dispositivi di comunicazione potrebbero funzionare male da un momento all’altro per vari motivi;
  • è necessario avere la disponibilità di un luogo tranquillo e riservato finalizzato a ottimizzare la comunicazione e l’espressione emotiva;
  • non tutti i profili di personalità e/o patologici possono trarne beneficio;
  • il linguaggio del corpo e i segnali non verbali risultano poco disponibili durante le videochiamate e ciò potrebbe portare a più alti tassi di incomprensione o difficoltà di decodifica per il professionista;
  • l’alleanza terapeutica potrebbe risultare più debole e quindi giocare un ruolo secondario sugli esiti terapeutici;
  • è difficilmente applicabile a setting di coppia, familiare o gruppale. La tecnica sistemica infatti prevede prassi, metodologie e forme di comunicazione che vengono valorizzate e rese possibili dalla prossimità fisica dei membri del sistema. Il gioco di risonanze emotive e di rispecchiamenti, fondamentale in un percorso di consapevolezza e di cambiamento, in un rapporto on line faticherebbe ad emergere o risulterebbe ostacolato.

 

In virtù di quanto evidenziato sin qui, pur ritenendo il sostegno e la psicoterapia on line grandi opportunità di aiuto, consiglio e preferisco, ove possibile e al fine di garantire la massima efficacia del mio supporto professionale, intraprendere un percorso professionale dal vivo.

Eticamente, ideologicamente e professionalmente eviterò di colludere quanto più possibile con il trend epocale che vede l’Io Reale soppiantato dall’Io virtuale, il contatto soppiantato dalla connessione.